Caro Arno, ti voglio navigare

L’Arno è stato sempre importante per Firenze, sia dal punto di vista economico che culturale. Fino alla metà dell’800, quando il trasporto ferroviario sostituì progressivamente quello fluviale, l’Arno è stato la più importante, rapida ed economica via di comunicazione verso il mare.

Persino Lorenzo il Magnifico in una sua famosa canzone lo paragonava a un padre generoso e un amico fedele.

Ma è stato anche luogo di sport e divertimento! Fin dal medioevo ha fatto da scenografia ad eventi e spettacoli teatrali e, nei primi del ‘900, nel lembo che va da ponte San Niccolò a quello di Verrazzano, è stato piscina per gli allenamenti della squadra di nuoto Fiorentina (Rari Nantes). Negli anni ‘30 fu navigato da una motonave turistica, la “Fiorenza”, allestita come una grande sala da ballo galleggiante.

Ma non era la sola imbarcazione che percorreva le acque dell’Arno: merci e persone viaggiavano a bordo di barche e barchini di tutti i tipi e persino i ragazzi quando facevano ‘forca’ a scuola non disdegnavano un giretto in barca sull’Arno, che, durante la bella stagione, diventava una vera e propria spiaggia per bambini, famiglie e tutti i fiorentini, anche i più coraggiosi, che dai ponti ci facevano i tuffi! (non senza qualche incidente e bernoccolo)…

Dopo molti anni in cui l’Arno è stato solcato quasi esclusivamente dai canottieri e dalle loro canoe, quest’estate, fino al 30 settembre, si può navigare dolcemente sul battello Arnoboat, una minicrociera della durata di un’ora a impatto zero, con alimentazione a pannelli fotovoltaici. Parte dal punto di ormeggio su lungarno Diaz, altezza piazza Mentana, e percorre il tratto che va dal Ponte alle Grazie passando sotto Ponte Vecchio, Ponte Santa Trinita e Ponte alla Carraia. Un’occasione per vedere Firenze da un altro punto di vista.