Il 24 giugno Firenze festeggia San Giovanni, il suo patrono. Ma la notte di San Giovanni è una notte speciale, incantata, magica, non solo per i fiorentini.
“Il sole raggiunge il 23 Giugno il punto più alto: la notte di San Giovanni è il tempo in cui i pianeti contribuiscono a caricare di virtù le pietre e le erbe. È una notte stregata, la notte dell’impossibile, dei prodigi”.
Secondo un’antica leggenda si riteneva che il giorno del solstizio (solstitium significa “sole che si ferma”) il Sole si fermasse per sposare la Luna. Durante la notte più corta dell’anno si devono raccogliere le erbe che solo in quella notte, sono ricche di proprietà che le rendono magiche.
Ecco un elenco, non dimenticare di raccogliere e immergere nell’acqua al chiaro di luna!:
- l’Iperico, per assicurarsi sonni sereni
- la Ruta, per tenere lontane streghe e diavoli
- la Verbena, simbolo di pace e prosperità, guarisce dalle malattie
- il Ribes, la “bacca di San Giovanni”
- l’Artemisia che preserva dai fulmini e dal malocchio
- la Menta che garantisce lunga vita
- la Salvia protegge dalle creature malvagie
- la Vinca, utilizzata per la preparazione di talismani
- la Mandragora, per preparare filtri d’amore
- il Rosmarino, tiene lontane le streghe;
- l’Aglio, potentissimo talismano
- la Lavanda tutta la famiglia;
- l’Erba Carlina, che distrae le streghe;
- la Felce, il suo fiore si schiude solo la Notte di San Giovanni, resta visibile per un attimo e può essere raccolto solo dopo aver lottato con il diavolo; dona capacità divinatorie, forze soprannaturali e sapienza
Con queste erbe si farà l’Acqua di San Giovanni, detta anche l’acqua della bellezza: vanno messe in una bacinella colma d’acqua e lasciate fuori per tutta la notte, alla luce della luna.
Se la mattina del 24 giugno ci laviamo con quell’acqua, diventeremo più belli!