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Regali golosi fiorentini

Scegliere un regalo gastronomico a Firenze può sembrare semplice, ma il rischio è quello di portare a casa un prodotto tipico “solo di nome”, pensato più per il turista frettoloso che per chi cerca sapori autentici. Eppure, basta poco per orientarsi verso prodotti che davvero sappiano raccontare la cultura gastronomica fiorentina, fatta di artigianalità, stagionalità e materie prime di alta qualità.

 

Panettoni artigianali fiorentini

Negli ultimi anni anche il panettone ha trovato una sua identità fiorentina. Accanto alla versione classica, alcuni maestri pasticceri locali hanno creato panettoni “d’autore”, realizzati con lievito madre, farine selezionate, canditi artigianali e glassature curate. Alcuni pasticceri di Firenze si sono distinti nell’ultimo concorso regionale dedicato ai migliori panettoni artigianali della Toscana, come il panettone del pasticcere Massimo Davitti del Caffè Gilli primo classificato nella categoria tradizionale, invece la Pasticceria Fermenta di Sesto Fiorentino conquista il gradino più alto del podio nella categoria creativa con il panettone “Cuore di Malga” del pasticcere Edoardo Fondi.

 

I cantuccini: tradizione di Prato, adottata da Firenze

I cantucci, spesso chiamati “cantuccini”, nascono a Prato, vicino a Firenze. La ricetta classica basata sulle mandorle, è diventata un simbolo dell’intera Toscana: una pasta secca e fragrante, pochi ingredienti, doppia cottura e una consistenza pensata per l’abbinamento con il Vin Santo, secco o dolce secondo i gusti, anch’esso da inserire nella lista dei regali golosi.

 

Cioccolato artigianale: una tradizione fiorentina discreta

Meno scontato, ma altrettanto interessante, è il cioccolato artigianale. Firenze ha una tradizione importante in questo ambito, fatta di piccole botteghe che lavorano cacao di qualità e creano praline e tavolette curate nei dettagli. I piccoli assortimenti misti sono ideali per un regalo raffinato, mai banale.

Parlare di cioccolato a Firenze significa inevitabilmente citare Rivoire. Fondata da Enrico Rivoire, cioccolataio della famiglia reale dei Savoia, questa storica bottega che da sempre si affaccia su Piazza della Signoria rappresenta uno dei luoghi simbolo della cultura dolciaria cittadina. Fin dalla fine dell’Ottocento, Rivoire ha portato a Firenze una lavorazione del cioccolato raffinata e rigorosa, basata su ricette artigianali e su una qualità che ancora oggi la distingue. Oppure botteghe storiche come Becagli, attive in città da generazioni, rappresentano un approccio classico al cioccolato artigianale, fatto di praline, cremini e lavorazioni tradizionali.

 

Non solo dolcezze

Anzi… l’eccellenza fiorentina la si ritrova anche e soprattutto nel gusto “salato” e nei piatti “poveri” ma ricchi di storia. E scegliere un regalo gastronomico davvero fiorentino non significa per forza inseguire un nome famoso, ma saper riconoscere l’autenticità.

Un vasetto di paté di crostini – di fegatini o di olive nere – o un insaccato (salami e finocchiona) e un formaggio (pecorino) tipicamente toscani, si possono trovare anche lontano dalle vetrine del centro storico e della moda. Nei quartieri dell’Oltrarno, intorno o dentro ai mercati di San Lorenzo e di Sant’Ambrogio dove le botteghe lavorano ancora in modo artigianale, come anche nelle strade appena fuori dal centro più battuto dal turismo. Pochi prodotti, stagionalità dichiarata, dialogo diretto con chi produce: questi sono buoni segnali da seguire, sostenendo così anche le piccole realtà artigianali e di qualità. Perché a Firenze il marchio o la trazione contano, ma di più contano la sostanza (e il palato).

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