Ambienti Le sale di Zà Zà

La trattoria Zà Zà conserva volutamente l’aspetto delle antiche e spesse pareti in pietra, dei soffitti a volta, dei pavimenti del Seicento. Vi si respira un’atmosfera mista di storia e di suggestioni, che ben si amalgamano nelle tante sale e salette tutte diverse fra loro – come fossero vari ristoranti, dice Bondi – e piene di tavoli, di vecchie credenze, oggetti d’antiquariato da tutto il mondo e nuovi colori con cui scaldare le pareti. Si ritrovano atmosfere toscane, ma anche esotiche, coloniali e un po’ bohémienne, in ogni caso sempre calde e accoglienti.
ZàZà

Zà Zà

La prima stanza, ingresso principale della trattoria, era la prima struttura della trattoria con cui si aprì al pubblico nel 1977. C’erano 5 tavoli e la cucina, una cantina sotto con i vini e si offriva la degustazione di vino, panini, salumi..

John Torta

John Torta

La sala accanto era una vecchia latteria che, appena presa in gestione venne trasformata dai Bondi in bar, il cui nome scelto fu John Torta. I primi tempi aveva un ingresso proprio ma più tardi, con l’acquisto dell’immobile, venne unita alla Trattoria Zà Zà.

Ottocento

Ottocento

L’artista fiorentino Alfio Rapisardi, presente con le sue opere in varie importanti Collezioni, amico di famiglia, volle regalare alla terza sala della trattoria, che veniva chiamata ‘800’ perché arredata con mobili d’epoca, i suoi coloratissimi affreschi. Mangiare in questa sala è come far parte di un quadro!


Il cantinone

Il cantinone

La grande cantina dove, agli inizi della storia di Zà Zà, venivano tenute a giusta temperatura botti di vino, di aceto e formaggi e salumi, venne ristrutturata e diventò anch’essa una sala dove poter mangiare.


Il macellaio

Il macellaio

Nella parte retrostante, con locali del trecentesco Palazzo della Stufa, sono state ampliate le cucine, i magazzini e gli spogliatoi. E in questo ampliamento che è stata inclusa anche una bottega che era macelleria. E Zà Zà di carne ne sa qualcosa…


Il tabaccaio

Il tabaccaio

La sala, piena di quadri e ritratti ottocenteschi e dall’aspetto bohémienne, nacque dopo un viaggio di Bondi nella sua amata Parigi, di cui volle recuperare l’atmosfera. Questo locale in precedenza era una bottega di ‘sali e tabacchi’.


Il nuovo Zà Zà

Il nuovo Zà Zà

È stato aperto come osteria e chiamato ‘la mamma’, ma questo nome che Stefano aveva dato per omaggiare la madre Mara, non veniva riconosciuto come parte integrante della trattoria e allora è stato chiamato Zà Zà, il nuovo Zà Zà.


La casa

La casa

Dopo 10 mesi di lavori di ristrutturazione, apre al pubblico a Marzo 2016, dopo 40 anni di attività ‘la casa’, un ambiente dove la passione di Bondi per l’antiquariato è ancora più evidente, dove il calore e l’estrema attenzione al dettaglio raggiungono il massimo: un luogo elegante dove sentirsi a casa.

L'esterno

L’esterno

Non poteva mancare un affaccio sulla piazza e sul Mercato Centrale, dove da 40 anni la trattoria si rifornisce quotidianamente, due grandi pedane (riscaldate d’inverno) davanti all’ingresso e un piccolo spazio un po’ francese, di fronte all’ingresso del nuovo Zà Zà.